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A tutti noi manca la didattica tradizionale svolta in classe, a scuola infatti viviamo insieme le emozioni che ci fanno crescere ed il confronto con gli altri.

Vediamo in questi giorni ragazzini fare, per protesta, studio individuale con un banco per strada davanti alla loro scuola ed assistiamo nelle città a manifestazioni di protesta con relativi assembramenti.

Come docente sono molto triste nel vedere queste proteste e vorrei che tutti i ragazzi tornassero a scuola.

Quando vedo la Ministra dell’Istruzione consolare questi allievi, comprendo umanamente la situazione. Poi penso…. la scuola è stata chiusa a seguito di decisioni Ministeriali quindi dalla stessa Ministra.

Forse il compito di un Ministro non è consolare, ma dirci se possiamo riprendere le lezioni o in caso contrario spiegarci i motivi reali per cui non è possibile.

Forse potrebbero anche fornirci la possibilità (tramite tamponi e sierologici) di tracciare il virus negli ambienti scolastici e capirne quindi le dinamiche reali all’interno della scuola.

Forse i media potrebbero fornire notizie poco piacevoli, quali quella di un ragazzino di 12 anni (senza malattie pregresse) salvato in terapia intensiva nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sapere questi fatti non servirebbe a spaventarci, ma permetterebbe di affrontare con più consapevolezza la realtà che ci circonda.

Arriviamo ora a questa screditata DAD. Considerando le premesse iniziali non possiamo svalutare l’impegno e le ore dedicate dai docenti per realizzare il materiale didattico e per svolgere le videolezioni, spesso con i propri mezzi a causa di linee internet non sempre adeguate. Se la situazione l’impone rispettiamo il lavoro di tutti e sfruttiamolo al meglio.

Fra le tante disgrazie che il Covid 19 causa, troviamo anche nuovi stimoli a progredire nella digitalizzazione e nelle competenze informatiche degli allievi e dei docenti.

Bene, per concludere, nonostante non possa più definirmi un giovane insegnante, tutti i giorni e senza eccezioni, quando la scuola è aperta (finora in questo 2020), sono in classe con i miei allievi della scuola media di Crescentino (VC) ad insegnare musica..

Un mio piccolo apporto consiste in questo blog didattico con i suoi materiali musicali.

One Reply to ““Questa disgraziata DAD””

  1. Non è un periodo facile, e sicuramente i ragazzi preferirebbero tornare in classe e vivere la scuola normalmente, ma c’è un’emergenza in corso e la priorità è salvaguardare la salute di tutti.

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